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2014
Concorso nazionale di progettazione di un complesso parrocchiale
Diocesi di Teano-Calvi (CE)

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L'idea deriva dall'esigenza di rendere riconoscibile il complesso in un contesto rurale caratterizzato da frammenti di tessuti edilizi, attualmente incapaci di restituire una identità urbana. Dall'assenza di luoghi relazionali, discende la piazza - sagrato che, adagiata sul terreno accliviato, evidenzia la chiesa al centro della prospettiva da via Vallerano. Lungo il camminamento verso la chiesa, sono i "cippi" delle vie Crucis e Lucis con al centro un Melograno, simbolo di Cristo.
L'impianto si compone di tre corpi di fabbrica: la chiesa al centro chiude la prospettiva dal basso; le aule per il catechismo a sinistra, anticipate dalla vela campanaria e dalla Tau che ben si colgono in prospettiva grazie all'andamento curvo che qui assume via Vallerano; la casa canonica e il salone definiscono il lato destro dell'insediamento. Alla base, in prossimità della strada è un parcheggio per auto e moto, indispensabili mezzi di locomozione per raggiungere il centro parrocchiale dalle aziende rurali circostanti.
L'ingresso in chiesa avviene attraverso il "battistero", qui pensato come altro edificio, sorta di object trouvè, che il fabbricato della chiesa introita per dare nuova vita; l'alterità è segnata dal diverso trattamento superficiale delle murature rivestite in fasce di marmi bianco e nero e dalle lunghe asole verticali che contribuiscono ad esaltarne l'autonomia rispetto al corpo della chiesa.
Il progetto ha inteso sottolineare il carattere locale della Chiesa distinguendo il percorso cristologico da quello devozionale. Infatti, l'impianto ecclesiologico prevede un percorso devozionale dall'ingresso alla cappella di san Paride e un percorso cristologico (coincidente con quello processionale) che dall'ingresso (o dalla sagrestia) va al presbiterio nei pressi del quale è la custodia del Santissimo Sacramento. Il presbiterio è fortemente caratterizzato dalla luce che giunge sia in maniera zenitale, sia dai fori di diverso diametro ricavati nella parete absidale.
Altro espediente per legare la chiesa al santo è la creazione di una finestra in alto a destra del volume absidale, calcolata per posizione e dimensione in modo che il 5 agosto (festa di san Paride), alle ore 10,30 la luce lambisca la mensa.
La chiesa  ha un corpo compatto al centro e due ali: a destra è la cappella feriale e a sinistra è la sagrestia con l'ufficio parrocchiale. A tergo del presbiterio è la cappella all'aperto per celebrare la santa messa nei mesi caldi. Qui campeggia un Mandorlo, simbolo di "Colui che vigila", mentre alle spalle della cappella di san Paride, è una fonte di acqua, simbolo del santo.
Nel parterre a sinistra della chiesa sono Olivi che evocano il Getsemani; dalla parete a confine con l'orto si eleva il controsoffitto scalettato verso il presbiterio; simbolo di elevazione, inglobando il percorso devozionale, evidenzia il carattere mediatore dei santi tra noi e l'Altissimo.  
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