2014
Concorso
per interventi di valorizzazione, musealizzazione, restauro e
fruibilità del sito: complesso conventuale di San Francesco
Paola (CS)
Il
Santuario di San Francesco di Paola (XVI sec.) in provincia di Cosenza,
ha deciso di realizzare un museo con lo scopo di evangelizzare
ulteriormente i numerosi pellegrini che ogni anno si recano nei luoghi
del Santo. La proposta riguarda il miglioramento di un progetto
definitivo posto a base di gara. In particolare riguarda la
progettazione di servizi museali nel cortile degli agrumi tra la nuova
basilica, progettata da Sandro Benedetti (1997), e il santuario storico
oltre all'allestimento degli spazi espositivi al piano terra e al primo
piano di quest'ultimo.
Lungo il corridoio al primo piano del santuario, ovvero il corridoio
del nuovo museo, si prevedono statue e, nelle celle dei frati, gli
spazi per tele, suppellettili e arredi vari appartenenti al patrimonio
dei Frati Minimi.
La storica biblioteca al primo piano dell'edificio diventa oggetto da
godere con gli occhi ma da salvaguardare assolutamente; infatti,
un apposito dissuasore in legno e policarbonato trasparente consente di
ammirare il pregiato mobilio e i rari volumi ma non permette di
accedervi. Lo spazio circoscritto è dimensionato per ospitare almeno
una decina di visitatori per volta e le superfici vetrate consentono di
non perdere la vista nemmeno del pavimento in legno.
L'accesso in biblioteca, riservato solo agli addetti ai lavori
(personale del santuario, studiosi e ricercatori, ecc.), è possibile
grazie alle due ante apribili sul fronte principale del dissuasore.
Lungo il corridoio che distribuisce le celle espositive si prevedono
panche per i visitatori e un appropriato sistema illuminotecnico per
illuminare le opere.
Nel cortile degli agrumi, alla base del santuario storico, è una
struttura in acciaio e vetro in cui sono i servizi relativi al museo:
ingresso - biglietteria, bar caffetteria, book shop.
Il concetto espresso è quello di un'opera chiaramente addizionata
all'esistente e perciò pensata con materiali del tutto differenti da
quelli tradizionali ma congruente all'impianto tipologico del santuario
stesso. Infatti si pone come il basamento dell'edificio laddove non ve
ne è e si pone con particolare attenzione nei confronti di un sistema
di archi (antico acquedotto) che attraversano ortogonalmente il
cortile. In corrispondenza degli archi, infatti, la nuova struttura si
interrompe con un setto murario dopo il quale, una pensilina fa da
soluzione di continuità tra le parti.
La nuova struttura all'esterno dichiara le funzioni interne.
Un camminamento con basole di pietra bianca tipo Apricena collega i
servizi al santuario nuovo; nel prato sono panche in blocchi di
Apricena. Dal piazzale esterno che conduce al sagrato del santuario
nuovo, una ampia cancellata in acciaio e vetro immette nel cortile
degli agrumi e quindi negli spazi di accoglienza al museo.
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