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Qui si presenta il progetto come fu elaborato e non come è stato realizzato per volontà della Soprintendenza ai Beni Culturali di Basilicata, soluzione rispetto alla quale si prendono le distanze.
Su esplicita richiesta dei parrocchiani della chiesa di Sant'Antonio, è stata studiata la installazione della sacra effigie di San Pio da Pietrelcina. Lo studio ha riguardato sia la composizione della facciata della chiesa dove si intendeva collocarla, sia alcune considerazioni iconografiche. La scarsa plasticità della parte posteriore della scultura in bronzo, ha fatto propendere per una collocazione che desse le spalle al muro; la parasta tra chiesa e l'attuale palazzo municipale (ex convento francescano di Santa Maria delle Grazie), ha fatto pensare di collocare la statua proprio qui, laddove il corpo chiesa si separa e al tempo stesso si unisce all'ex convento.
I grafici mostrano la statua retta su mensola di marmo Bronzetto “a ginocchio” aggettante dalla parasta (ai fianchi della mensola sono lastre di Bronzetto che fungono da trait d'union tra lo zoccolo della chiesa in pietra di Trani e la mensola stessa). Al di sopra della statua, per ripararla dalla pioggia, è stata pensata una mensola di pietra Apricena portante un piccolo proiettore; in Apricena sono anche le “bugne” della parasta corrispondente alla statua.