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renato d'onofrio/architetto


2004
Casa "B" ("palazzotto" in via Cavour): consolidamento, ampliamento, restauro e architettura di interni
Pisticci (MT)

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Il "palazzocchio", come lo chiamano i Pisticcesi, secondo una epigrafe posta dai precedenti proprietari, risale al XVI secolo, anticipando di ben due secoli lo sviluppo urbano del vicino pianoro di San Francesco, l’attuale centro cittadino. Si tratta della tipica abitazione della media borghesia agraria, caratterizzata da locali aggregati a schiera, voltati al piano terra e al piano superiore; come le abitazioni dell’epoca, vi sono cisterne per l'approvvigionamento idrico e depositi di granaglie ricavati nei rinfianchi delle volte.
Sono state interpretate le nuove esigenze abitative senza snaturare la tipologia né il carattere distributivo degli ambienti. Per mediare con la eccessiva altezza dell'edificio a fianco realizzato negli anni ’70 del secolo scorso, è stato addizionato un corpo di fabbrica che funge da trait d'union  tra le parti.
Proprio per evidenziare l'addizione, il nuovo volume è stato arretrato rispetto alle facciate esistenti; questo espediente ha consentito di far leggere meglio l'innesto dell'edificio alto all'edificio antico più basso.
Sul fronte principale di via Cavour è il nuovo paramento a intonaco bisellato mentre il corpo addizionato ha paramento ad intonaco fratazzato come quello dell'edificio alto esistente. Le soglie dei balconi sono state modanate e dotate di mensole secondo la tradizione.
In corrispondenza dello spigolo tra via Cavour e via Principe di Piemonte, è stata ricollocata su apposita mensola in pietra, l'esistente effigie mariana.
Gli interni sono stati progettati e arredati con elementi appositamente pensati per la famiglia proprietaria. L'impianto illuminotecnico è stato studiato per esaltare le volte e ottenere luce diffusa negli ambienti.
Gli arredi progettati, pur contemporanei, mostrano affinità con la tradizione classica; alcuni elementi di arredo come tavoli, sedie, divani, sono stati scelti tra quelli dei maestri della Modernità.
I pavimenti sono in piastrelle di graniglia mentre le scale e i pianerottoli sono in marmo Calacatta oro.
In pietra è il pavimento della cisterna grande trasformata in cantina, visibile dall'ingresso grazie ad un oculus pavimentato con vetro strutturale.
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