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La chiesa ottocentesca dedicata a Santa Maria delle Grazie tra i calanchi a sud di Pisticci, si presenta interessante sia per quanto riguarda gli apparati decorativo ed ornamentale, sia per quanto riguarda le dimensioni non proprio trascurabili se paragonata ad altre chiese rurali della zona. La rototraslazione dell'abside verso l'esterno, le diffuse fratture e le preoccupanti condizioni locative sono alla base del progetto.
L’intervento ha riguardato quindi il consolidamento strutturale dell’abside con fibre di carbonio, la sostruzione muraria di alcuni tratti ammalorati, il rifacimento del manto di copertura con coppi tradizionali di argilla, il rifacimento degli intonaci a base di calce all’interno e all’esterno, la tinteggiatura delle pareti con i colori della tradizionale locale: prevalentemente bianco, celeste cielo e giallo grano all’interno, bianco all’esterno. La chiesa è stata illuminata con applique di argilla a parete caratterizzati da ornamenti rappresentanti i frutti della Terra; quindi è stata pavimentata con pietre di Minervino Murge acidate e mattoni a vista lungo i bordi dei muri. All’esterno, un fossato sorto negli anni ’70 del secolo scorso per sollevare il piano di campagna circostante, è stato reso fruibile grazie alla pavimentazione e alla costruzione del cordolo perimetrale in pietra di Apricena.
La scoperta delle buone condizioni delle modanature in facciata, prima coperte dall'intonaco, ha suggerito di lasciarle a vista dopo delicati interventi di restauro di alcuni conci ammalorati. I nuovi serramenti esterni e il portone sono in Iroko.